Lorenzo Cantaluppi (nato nel 1999 a Cantù, Italia) è un artista contemporaneo multidisciplinare la cui pratica esplora l'eredità immortale della Pop Art attraverso la trasformazione e la ripetizione di oggetti comuni. Il suo lavoro si distingue per una continua sperimentazione con materiali di recupero, spesso scartati o dimenticati, ai quali conferisce nuovi significati attraverso una narrazione visiva fatta di accumulo, ritmo e variazione.
Figlio d'arte di un falegname comasco, Cantaluppi sviluppa una particolare sensibilità dei materiali fin da giovane, ma è durante la pandemia da COVID-19 che il suo percorso artistico prende forma. Come volontario in un hub vaccinale a Lurate Caccivio, in provincia di Como, resta colpito dalla quantità di cappucci di siringhe monouso destinati allo smaltimento. Affascinato dalla loro uniformità e dalle potenzialità compositive, inizia a collezionarli e trasformarli in opere ispirate ai maestri della Pop Art del Novecento.
Questa intuizione diventa il nucleo della sua ricerca artistica: una riflessione sulle estetiche della serialità e sulla capacità degli oggetti più ordinari di raccontare storie invisibili, riemergendo dalla massa con nuovi significati visivi e simbolici.
Lo studio artistico non è uno spazio neutro, ma una falegnameria degli anni Sessanta appartenuta al padre, nel cuore della tradizione manifatturiera comasca.
Entrarvi significa compiere un viaggio nel tempo, tra macchinari imponenti, strumenti di lavoro impregnati di storia dell'arte manufatturiera italiana e l'odore persistente del legno che richiama l'epoca in cui Cantù e il suo territorio erano centri di eccellenza mondiale per la produzione di mobili e arredi di lusso.
In questo contesto denso di memoria e manualità, l'artista trova la propria dimensione creativa: le tavole di legno, lavorate con gli stessi strumenti che hanno forgiato generazioni di artigiani, diventano la base delle sue opere. È un ambiente che fonde tradizione e sperimentazione, in cui il gesto artistico si innesta su un'eredità materiale e culturale, trasformando l'officina familiare in un laboratorio di ricerca contemporanea.
L'artista apprende sin da giovane le tecniche tradizionali della falegnameria: dalla preparazione delle tavole al taglio, alla levigatura alla lavorazione delle superfici, fino alla loro trasformazione in supporti pittorici.
Le competenze tramandategli dal padre gli hanno consentito di trattare il legno non solo come materiale di base, ma come elemento vivo, capace di dialogare con il colore e con la struttura delle sue opere.
Il processo creativo si completa con la sperimentazione pittorica: i colori acrilici, gli smalti industriali e i pigmenti vengono applicati attraverso un metodo che unisce rigore tecnico e libertà espressiva. Cantaluppi utilizza strumenti inusuali — come siringhe e dosatori — per distribuire la materia cromatica con precisione e ritmo, trasformando il gesto artigianale in linguaggio artistico.
In questa serie, l'artista rilegge i grandi classici dell'arte e dell'architettura con uno sguardo personale, intessuto di memoria e appartenenza. Figure come la Monna Lisa o la Ragazza con l'orecchino di perla convivono con simboli legati alla sua storia, come il Duomo di Como o quello di Milano.
Attraverso materiali di recupero e una composizione stratificata, Cantaluppi crea un dialogo tra eredità culturale e identità individuale: un mosaico di rimandi che reinventa le icone del passato, trasformandole in un linguaggio visivo contemporaneo.
Un aspetto centrale di questa serie è la ricerca cromatica. Ogni singolo punto che compone l'immagine è il risultato di una selezione attenta e complessa: la scelta di ogni singolo colore è calibrata per costruire la profondità dell'opera e garantire una visione d'insieme coerente.
Diversamente dalle tecniche tradizionali, in cui il gesto pittorico poteva affidarsi a pennellate ampie e sfumature continue, qui la difficoltà risiede nell'assegnare a ciascun punto il tono corretto. È un processo quasi "molecolare" della pittura, in cui la somma delle unità cromatiche genera la forma finale, trasformando il dettaglio in immagine e il singolo segno in visione collettiva.
La prima serie di opere nasce dall'osservazione e dalla raccolta di materiali di scarto, in particolare i cappucci delle siringhe monouso, oggetti comuni che diventano il modulo base di una nuova grammatica visiva. Attraverso la ripetizione e l'accumulo, Cantaluppi costruisce immagini che si rivelano a distanza, come figure puntinate che richiamano la tradizione della serigrafia e del puntinismo pop.
L'opera si muove così tra micro e macro: da vicino emerge il dettaglio del singolo elemento plastico, da lontano prende forma la rappresentazione collettiva, trasformando un residuo della quotidianità in icona artistica.
La terza serie è una celebrazione dichiarata dei grandi protagonisti della Pop Art, ricomponendo i ritratti delle grandi icone della seconda metà del '900, Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Keith Haring.
Il gioco grafico, apparentemente leggero, diventa strumento di costruzione complessa: centinaia di piccole tracce concorrono a formare l'immagine dei volti che hanno segnato la storia dell'arte contemporanea. È un omaggio che riflette sul potere della ripetizione, sulla memoria collettiva e sulla capacità del segno minimo di farsi icona.
La tecnica dei doodles non è solo un espediente formale, ma un vero e proprio linguaggio.
L'artista li utilizza come unità minime di significato, segni istintivi che, attraverso la ripetizione e la variazione, creano texture dense e ritmiche. Ogni volto emerge così da un mare di espressioni stilizzate, dove il singolo segno conserva la propria autonomia ma, allo stesso tempo, partecipa a un disegno più grande.
Lastra di legno forata e acrilico, 50 x 65 cm, 2025
Lastra di legno forata e acrilico, 47 x 70,50 cm, 2025
Lastra di legno forata e acrilico, 84 x 83,5 cm, 2025
Lastra di legno forata e acrilico, 70 x 70 cm, 2025
Lastra di legno forata e acrilico, 79 x 79 cm, 2025
Legno e acrilico, 76 x 110 cm (38 x 55 cm Cad.), 2025
Legno e acrilico, 48,5 x 48,5 cm, 2025
Legno e acrilico, 54 x 54 cm, 2025
Legno e acrilico, 60 x 60 cm, 2025
Legno e acrilico, 60 x 60 cm, 2025
Legno e acrilico, 60 x 60 cm, 2025
Tappi di siringa e acrilico, 34 x 34 cm, 2024
Tappi di siringa e acrilico, 34 x 34 cm, 2024
Tappi di siringa e acrilico, 52 x 52 cm, 2023
Tappi di siringa e acrilico, 38 x 41 cm (19 x 20,5 cm Cad.), 2024
Tappi di siringa e acrilico, 53 x 37 cm, 2025
Tappi di siringa e acrilico, 102 x 37 cm, 2024
Tappi di siringa e acrilico, 38 x 44 cm, 2024
Bar Festival, Sanremo (IM)
2025
Como (CO)
2025
T-D Art Gallery, Pesaro (PU)
2024
Corte San Rocco, Cantù (CO)
2022
Biblioteca Comunale di Lurate Caccivio (CO)
2022
Cernobbio, Como (CO)
2025
Ristorante Canottieri, Como (CO)
2025
Roma (RM)
2025
Nando Mazzola Abbigliamenti, Cantù (CO)
2024
Fiere di Parma (PR)
2024
Cremona (CR)
2024
Genova (GE)
2024
Museo della Permanente, Milano (MI)
2023
Fiere di Parma (PR)
2023
Costacciaro (PG)
2023
T-D Art Gallery, Crema (CR)
2023
Centro Sportivo Parco Nidrino, Brunate (CO)
2023
Palazzo Bandello, Milano (MI)
2023
Golf Club Monticello, Cassina Rizzardi (CO)
2022
Per chiedere informazioni sulle opere disponibili o opportunità espositive chiedi al nostro team.
Contact Us